Musei Civici Eremitani di Padova – 5 Ottobre 2020

Il “GUSCIO” a memoria di forma per il trasporto dell’opera “MARIA MADDALENA”, scultura in terracotta policroma di Guido Mazzoni.

Un guscio o meglio lo stampo in negativo per il trasporto dell’opera a tutto tondo di “Maria Maddalena”, realizzato in polistirene espanso ad alta densità, un materiale tecnico assorbitore d’energia, con un’ottima resistenza strutturale pur mantenendo un peso molto leggero; sostanzialmente un parallelopipedo sagomato e fresato in due pezzi, chiuso a pacco dalla cassa a cura del trasportatore (Arterìa srl).

Questa tecnologia sottrattiva si basa sulla scansione in 3D della scultura, eseguita con avanzate strumentazioni ottiche non invasive che consentono di acquisirne il modello matematico in alta definizione: “la firma digitale dell’opera”. Questa permette di stabilirne con esattezza il volume, peso e baricentro (spesso assenti o calcolati in modo approssimativo nei musei), ma estremamente funzionali per fissare la distribuzione delle masse nei futuri spostamenti, la perfetta duplicazione o il ripristino di parti danneggiate della stessa.

Il crescente interesse nell’utilizzo di queste tecnologie nei Beni Culturali, deriva dal fatto che l’acquisizione digitale tramite 3D scanner avviene senza contatto fisico con le superfici dell’opera, nel pieno rispetto della sua integrità. I dati acquisiti saranno di esclusiva proprietà del Museo per una facile ed intuitiva consultazione multimediale. Con gli stessi dati viene elaborato l’ingombro volumetrico del blocco di polistirene che verrà a sua volta sagomato su di una macchina di taglio a filo caldo con sistema computerizzato per ottenere due forme opportunamente incastrate a pacco.

Nella fase successiva la vera progettazione del guscio protettivo dell’opera, modellando al computer con intelligenti operazioni booleane una “controforma negativa” priva di sottosquadri, dove all’interno della stessa alloggia virtualmente la scultura, perfettamente combaciante in positivo. Seguendo le indicazioni della direzione lavori, del responsabile del museo e del trasportatore vengono inoltre individuati i punti più fragili o soggetti a maggiore sollecitazione, questi volumi vengono scaricati con gap (volume vuoto-pieno) dettato da una lunga esperienza.

Ulteriore passaggio la realizzazione delle due contro forme negative dai blocchi grezzi di EPS, ottenute per sottrazione di materiale tramite fresatura ad alta precisione su di una macchina utensile CNC (controllo numerico computerizzato) i cui percorsi utensile tridimensionali rispetteranno i gap precedentemente impostati sulle specifiche superfici virtuali dell’opera durante la modellazione al computer. Le superfici interne delle contro forme vengono ora ultimate fissando una “resina diluita acrilica” , con la funzione di isolare il manufatto di polistirene, anche se in fase di collocamento dell’opera nella contro forma si consiglia di interporre un sottile strato di carta giapponese o tessuto non-tessuto in forma libera per garantire il miglior isolamento tra la stessa e l’originale.

I gusci protettivi di Unocad per il trasporto in alta sicurezza delle opere d’arte sono il risultato di una costante ricerca di soluzioni tecnologiche all’avanguardia per le più diversificate esigenze della conservazione del patrimonio artistico. Tra i capolavori che hanno già “viaggiato” all’interno dei nostri involucri spiccano “Il Giovane di Mozia”, la celebre statua greca in marmo conservata al Museo Whitaker di Mozia, il “Cristo in legno di Donatello’, “La venere dei porti” terracotta di Arturo Martini, il “San Giovannino di Úbeda” marmo attribuito a Michelangelo, il “Guerriero di Agrigento”, la “EBE Forlì” marmo e il bozzetto in terracotta delle “Tre Grazie” di Antonio Canova. Tecnologie innovative e di comprovata efficacia per il bene dell’arte universale: preservarla è la nostra passione e la nostra missione.