Musei Civici Bassano del Grappa – 4 Dicembre 2021

Apparentemente condannata a un destino di impossibile ricostruzione, “Ebe”, coppiera degli dei e simbolo dell’eterna giovinezza, fa oggi ritorno, nelle sale del Museo Civico di Bassano del Grappa, incedendo nuovamente con il suo passo leggero e armonioso che le è stato restituito grazie a un innovativo intervento di restauro.

La mostra Canova Ebe ti aspetta dal 4 dicembre 2021 al 30 maggio 2022 al Museo Civico di Bassano del Grappa.

Ebe, simbolo dell’eterna giovinezza, coppiera degli Dei, è risorta dalle ceneri. O più correttamente dai frammenti che, all’indomani del bombardamento alleato su Bassano del 24 aprile 1945, venero raccolti come reliquie. Reliquie di un gesso tra i più belli e affascinanti tra quelli realizzati dal celebre scultore di Possagno. Questi frammenti sono rimasti nei depositi dei Musei Civici per più di 70 anni, abbandonati all’oblio perché la loro ricomposizione è stata a lungo ritenuta impossibile. Poi, la messa a punto di nuove tecnologie applicate al restauro ha permesso alla mitica Ebe di Bassano del Grappa di ritrovare la sua forma e la sua grazia. A ridarle vita ha provveduto un innovativo intervento conservativo, interamente finanziato dal Rotary Bassano e dal Rotary Asolo Pedemontana del Grappa. All’impresa ha collaborato anche il Comune di Forlì, proprietario della versione marmorea di Ebe cui il gesso bassanese è collegato. La mostra e la pubblicazione che l’accompagnerà – che, oltre alla collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, vede il contributo di autorevoli studiosi e dei curatori dei musei che conservano le molteplici versioni della popolare opera canoviana – intendono così celebrare la restituzione di questa importante testimonianza artistica alla pubblica fruizione.

Musei Civici Bassano Del Grappa – 16 Marzo 2021

Dal 1° marzo ha preso avvio il cantiere aperto del restauro di “Ebe” di Antonio Canova, scultura in gesso parte delle nostre collezioni gravemente danneggiata dai bombardamenti che colpirono il museo nell’aprile del 1945. Le fasi iniziali dell’operazione hanno interessato dapprima tutti i frammenti originali della scultura conservati nei nostri depositi e scansionati tridimensionalmente da UNOCAD. Lo scanner a luce bianca, che proietta frange di luce sulla superficie dei frammenti, cattura ed estrae le informazioni tridimensionali mantenendone la scala originale. La combinazione di tali dati raccolti con la scansione 3D del marmo di “Ebe” custodito ai Musei San Domenico e Musei Civici – Forlì, permette l’attuazione del restauro integrativo con la produzione e l’integrazione delle parti mancanti della statua.